WINKELMANN E IL NEOCLASSICISMO

Pubblicato il da sandri simone

 

 

nell'illuminismo la letteratura si credeva una perdita di tempo, perchè si puntava più a pensare ed inventare che a scrivere storielle. Ma qualcuno si opponeva a queste affermazioni, un certo Winkelman

 

 

 

Egli fondò infatti le basi del neoclassicismo, un periodo che riproponeva i gerghi e le opere degli antichi greci.

Per esperienza sappiamo che anche i romani erano "classici", ma quello che interessava a Winkelman non era il realismo che esprimeva l'arte romana, con i fatti reali della vita quotidiana, ma il classicismo idealista greco, che puntava alla bellezza e alla perfezione divina.

 

 

Dalla grecia trattò le basi neoclassiche come l'armonia, l'equilibrio, le misure, l'ordine, le proporzioni.

Tale pensiero è possibile abbinarlo anche in letteratura, in poesia, ad esempio, si applicheranno nella forma e nel contenuto.

 

 

Per forma possiamo rendere la perfezione sia nei grafemi che nei fonemi, possiamo usare un lessico dettagliato e fare riferimento alla mitologia greca, senza scordare che il neoclassicismo adottava comunque una forma semplice e uno stile piano-lineare.

 

 

In italia il neoclassicismo si afferma con scrittori del calibro di Vincenzo Monti, Ugo Foscolo, Giulio Parini.

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